La produzione di mobili in Italia ritorna in grande stile, come quello proposto dai maestri ebanisti di ID Design
In un mercato globale che corre velocissimo verso l’internet delle cose, potrebbe sembrare strano e sorprendente; in realtà, il lavoro artigiano contribuisce ad accrescere i processi produttivi nell’ambito del design, coinvolgendo sia i grandi player del lusso che le piccole imprese. Se in passato questo fenomeno, da sempre caratteristico della realtà italiana, è stato letto come indice di una mancata modernizzazione dei processi produttivi, oggi, invece, può rappresentare una chance di ripresa e aprire nuovi scenari professionali per i giovani designer.
Negli ultimi anni c’è stata un’inversione di tendenza, con un’attenzione sempre più diffusa per i mestieri d’arte italiani, per le arti applicate e per una progettualità che tiene conto, quando non nasce direttamente da una collaborazione a quattro mani, dell’attività dell’artigiano. Si riscoprono i mestieri dell’arte perché è proprio il saper fare dell’artigiano che ha acquistato nuovamente rilevanza nella produzione e nel progetto.
Ill made in Italy è penalizzato dal prodotto realizzato, addirittura progettato, fuori dai nostri confini. Il know-how del maestro diventa quindi centrale nell’identità di importanti brand italiani e il lavoro artigiano è la chiave per rileggere il Made in Italy di successo, per comprendere l’unicità che esso rappresenta nel panorama mondiale.
Da un lato il designer si affida al saper fare e all’“intelligenza della mano” del maestro, dall’altro il giovane artigiano sposa l’innovazione, coniuga antico saper fare con tecniche e idee moderne, riproduce con strumenti nuovi, il segno della mano.
Cambia il linguaggio e la professione si apre a possibilità inesplorate: il ritorno ai mestieri dell’arte, all’esercizio esperto di tecniche su materiali tradizionali, ma anche innovativi, come il carbonio. Nasce una nuova interpretazione del designer come artigiano digitale, in grado di padroneggiare strumenti hi-tech per replicare l’atto manuale, per dare al progetto quel tocco di personalità e unicità che rende riconoscibile e desiderabile il prodotto di design italiano.