Si torna a investire sull’arredamento di interni: lo stile non manca per la casa dal gusto italiano

È merito soprattutto del bonus mobili se – oltre ai mercati esteri, che soli hanno sostenuto le aziende italiane durante la crisi – nel 2015 anche le vendite in Italia sono ripartite, dopo sette anni di cali ininterrotti. Proprio nel 2016 la ripresa del mercato interno ha registrato un consolidamento importante, con una crescita del 3,1%. Per l’anno in corso le previsioni del Centro studi Fla (basate su un’indagine tra le aziende associate) segnano per l’arredo un indice di crescita sul mercato domestico dell1,9% in valore. Insomma, la ripresa c’è, ma necessita ancora di un sostegno, è l’appello di FederlegnoArredo al governo: tanto più che, per la stragrande maggioranza delle aziende del comparto (circa l80%), l’Italia rimane a tutt’oggi il principale mercato.

UNO SGUARDO ALLE GIOVANI COPPIE – C’è poi la partita decisiva del bonus per i giovani: introdotto nel 2016 ma poi abolito l’anno successivo. È stata comunque una leva importante per il settore, se si considera che in Italia le coppie under 35 sono circa 2,3 milioni e assorbono il 15% dei consumi privati per l’arredamento. Per questo la federazione ne chiede la reintroduzione nella prossima legge di Bilancio. Secondo le stime sulle dichiarazioni dei redditi infatti, in circa sei mesi di reale applicazione lincentivo per ha mosso acquisti per 187 milioni di euro, con una spesa media di 7.200 euro da parte di quasi 26mila contribuenti.

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